In AUTO/MOTO: DA TORINO prendere l’autostrada Torino-Pinerolo. Giunti a Pinerolo, seguire la SS23 in direzione Sestriere fino all’abitato di Depot, poco dopo Villaretto. Da qui una strada asfaltata conduce al Centro di Educazione Ambientale E. Agnelli, presso Prà Catinat. A questo punto si può proseguire sulla strada fino ad oltrepassare il forte di Fenestrelle raggiungendo la conca di Prà Catinat. Poco prima di una caratteristica fontana in pietra, si trova il bivio che sulla destra con ca 5km di strada sterrata, conduce fino al rifugio. La strada viene chiusa al traffico a partire dal Centro E. Agnelli nel periodo invernale (31/10-31/5). Questo è l’accesso estivo più veloce al rifugio. DA SUSA è possibile raggiungere il rifugio passando dal Colle delle Finestre (m 2178 slm), percorrendo una parte della strada militare dell’Assietta, in un ambiente d’alta quota denso di spettacoli mozzafiato. Da Meana di Susa si sale al Colle delle Finestre, dal quale si scende verso il Pian dell’Alpe. Prima di raggiungere il pianoro, la strada si dirama, e prendendo verso sinistra, si raggiunge Prà Catinat, passando nei pressi del Forte di Serre Marie. Da Prà Catinat, si giunge al bivio di cui sopra. Anche questo percorso viene chiuso al traffico durante il periodo invernale 31/10-31/5).
A PIEDI: Da Prà Catinat, seguendo la strada, (alcuni sentieri evidenti evitano i tornanti), si raggiunge il rifugio a piedi. Da Villaretto raggiungere in auto la località Selleiraut, da cui un sentiero porta al rifugio. L’itinerario è dettagliatamente descritto nella sezione itinerari.
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Villaretto Chisone, Borgata Selleiraut, Rifugio Selleries.
- Dislivello: 1019 mt. da Villaretto. 506 mt. da Selleiraut.
- Difficoltà: Escursionismo
- Tempo: 2.30 / 3.00 ore da Villaretto. 1.30 / 2.00 ore da Selleiraut.
Itinerario: Risalendo la Val Chisone lungo la S.R. 23 e giunti a Villaretto Chisone, prima di uscire dal suo centro abitato, sulla destra si vede la piazza del paese e sono presenti i cartelli indicatori per le borgate Villaretto Superiore, Serre e Selleiraut. Dal fondo della piazza parte la ripida stradina che porta a queste borgate.
In inverno è consigliabile lasciare le auto nella piazza del Villaretto e seguire la stradina a piedi. Nelle altre stagioni si può salire in macchina fino alla borgata di Selleiraut (1517 mt.), risparmiando così un’ora. La camminata che porta a Selleiraut è comunque consigliabile anche per la bellezza dei luoghi che si incontrano:
Champ da Filh e la chiesetta della Madonna della Neve, edificata dai valligiani nel 1848; Balm ‘Chanto, letteralmente “grotta che canta”, sito archeologico che si incontra appena prima di pervenire a Selleiraut. Chi non vuole camminare su strada, può seguire il vecchio sentiero che si interseca sovente con essa. Questo bel sentiero è segnalato da indicazioni di legno con triangolino giallo recante il numero 2. Questi segnavia si incontreranno praticamente fino al rifugio e sono stati posizionati dall’Associazione “Le Ciaspole” di Pinerolo.
Giunti a Selleiraut, termina la stradina e attraversando la borgata, le cui belle case sono quasi tutte ristrutturate e dotate, da un paio d’anni, di energia elettrica, si imbocca un largo sentiero (EPT 340) che, passando tra splendidi prati ancora ben tenuti, conduce verso le borgate Ors e Malzé (1610mt.), poste a poca distanza tra loro.
on un’ampia curva a destra, il sentiero prosegue passando sotto le pendici del Truc del Cuculo. La camminata si svolge in uno splendido bosco di faggi e larici, un quarto d’ora dopo aver lasciato le due borgate, guardando in alto di fronte, si inizia a scorgere il Rifugio Selleries che pare letteralmente appeso sulle pendici dell’Orsiera e della Gavia: le due cime che dominano costantemente l’intera salita.
Continuando a salire si supera, grazie ad un ponticello in legno, il Rio Selleries, emissario del Lago del Laus ed in pochi minuti si raggiunge l’antico alpeggio Sors (1710 mt. 2 ore da Villaretto / 0,45 minuti da Selleiraut). La baite di questo alpeggio sono quasi tutte crollate, tranne una che ospita la centralina idroelettrica del Selleries. Pare che tutte le baite diroccate, siano state distrutte dallo spostamento d’aria causato da una grande valanga di neve, passata nelle vicinanze, ma che non le toccò.
Da questo alpeggio riparte il sentiero che, diventando più ripido, entra nel Vallone delle Selleries e costeggia per un tratto l’omonimo rio. Uscendo dalla stretta gola del Vallone, si giunge nei pressi della vecchia centralina idroelettrica del rifugio, ed avendo ormai il Selleries appena sopra alla propria sinistra, si prosegue lungo il sentiero che in alcuni tornanti conduce ad un piccolo laghetto e poi al rifugio.
Note:
In estate l’itinerario è assolutamente indicato per tutti e costituisce una bella alternativa per chi vuole raggiungere il rifugio a piedi, evitando di mangiar la polvere delle auto che percorrono la pista che sale da Prà Catinat.
In inverno è necessario verificare le condizioni della stradina che sale a Selleiraut prima di inoltrarcisi, sono presenti sovente tratti ghiacciati. In caso di neve portarsi le racchette da neve. Consigliati un paio di ramponi, nell’eventualità di presenza di ghiaccio. I tempi di percorrenza sono puramente indicativi.